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Integrazione al trattamento minimo
Accertamento del requisito di più di 780 settimane di contribuzione
(msg.562/2010)
Da parte di alcune strutture periferiche è stato chiesto quale sia la pensione da integrare al minimo ai sensi del 3° comma dell’articolo 6 della legge 11 novembre 1983, n.638, in situazioni di plurititolarità nella gestione dei contributi e delle prestazioni previdenziali dei coltivatori diretti, mezzadri e coloni insorte successivamente al 14 giugno 2000 (delibera del CdA n. 324 del 13 giugno 2000 e circolare 125 del 30 giugno 2000).
In particolare è stato chiesto quale sia la pensione da integrare in caso di pensione ai superstiti liquidata con più di 780 settimane di contribuzione e di pensione di vecchiaia liquidata utilizzando un numero di contributi superiore a 780 per il diritto per effetto della rivalutazione della contribuzione anteriore al 1975 prevista dall’articolo 17, comma 4, della legge 3 giugno 1975, n.160 (numero delle giornate lavorate moltiplicato per il coefficiente 1,5), e inferiore a 781 per la misura.
Al riguardo si precisa che l’accertamento del requisito delle 781 settimane deve essere effettuato sulla contribuzione utilizzata per determinare il diritto a pensione e che pertanto, nei casi prospettati, l’integrazione al trattamento minimo deve essere attribuita sulla pensione diretta.