Eureka Previdenza

Lavoratori agricoli autonomi

Non frazionabilità dell'accredito dei contributi

(circ.235/1997)

E' noto che la riscossione dei contributi riveste particolare rilievo nel sistema dell'assicurazione per l'invalidita', la vecchiaia ed i superstiti dei coltivatoridiretti, mezzadri e coloni, per effetto di quanto disposto dal sesto comma dell'art.11 della legge 9 gennaio 1963, n.9.
In base a detta norma, infatti, l'effettiva riscossione dei contributi, quali risultano dagli elenchi nominativi non contestati, costituisce titolo per il loro accredito agli effetti dell'assicurazione IVS. In altri termini, come ribadito dall'art.62 della legge 30 aprile 1969,n.153, i requisiti di contribuzione previsti per il conseguimento delle prestazioni previdenziali si intendano raggiunti, per i lavoratori in questione, soltanto allorché la contribuzione risulti versata.
In tale contesto normativo, qualora a fronte di periodi lavorativi risultanti dagli elenchi non siano stati versati i relativi contributi, l'utilizzazione dei periodi assicurativi ai fini pensionistici non puo' che avvenire successivamente all'intervenuto recupero dei contributi stessi, sempre che per la contribuzione in argomento non siano ancora decorsi i termini prescrizionali.
Ogni altra eventuale procedura, ancorché richiesta dagli interessati - quale quella di scomputare parte del debito contributivo in sede di prima emissione dell'assegno pensionistico - e' da ritenere in contrasto con le disposizioni precedentemente richiamate.
Si evidenzia a tal proposito che, stante il vigente sistema di riscossione unificata dei contributi previdenziali ed assistenziali del settore agricolo, non puo' configurarsi un recupero soltanto di taluni dei contributi dovuti - ad esempio quelli per l'assicurazione IVS --disgiuntamente dal recupero dei contributi  relativi a tutte le altre assicurazioni sociali.

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