Eureka Previdenza

Pensione di vecchiaia nel sistema contributivo

Riconoscimento di particolari periodi di accredito figurativo

(msg.219/2013)

Nei confronti dei soggetti che maturano il diritto ai trattamenti pensionistici in base alle disposizioni di cui all’articolo 24, commi 7, 10 e 11, della legge n. 214 del 2011, continuano a trovare applicazione le disposizioni di cui all’articolo 1, comma 40, della legge n. 335 del 1995, che riconoscono i seguenti periodi di accredito figurativo:

  1. per assenza dal lavoro per periodi di educazione e assistenza dei figli fino al sesto anno di  età'  in  ragione  di  centosettanta giorni per ciascun figlio;
  2. per assenza dal lavoro per assistenza a figli dal sesto  anno di età, al coniuge  e  al  genitore  purché  conviventi,  nel  caso ricorrano le  condizioni  previste  dall'articolo 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104,  per  la  durata  di   venticinque   giorni complessivi l'anno, nel limite massimo  complessivo  di  ventiquattro mesi;
  3. a prescindere dall'assenza o meno dal lavoro al momento  del verificarsi dell'evento maternità', è riconosciuto alla lavoratrice un anticipo di età rispetto al requisito di accesso alla pensione di vecchiaia pari a quattro mesi per  ogni  figlio  e nel limite massimo di dodici mesi. In alternativa al  detto  anticipo la lavoratrice può optare  per  la  determinazione  del  trattamento pensionistico con applicazione del moltiplicatore di cui alla tabella A, come modificata dalla legge n. 247 del 2007, relativo all'età di accesso al trattamento pensionistico, maggiorato di un anno in caso di uno o due figli, e maggiorato di due anni in caso di tre o più figli.

In particolare, si precisa che nei confronti delle lavoratrici madri, che maturano i requisiti per il diritto alla pensione di vecchiaia nel sistema contributivo, a decorrere dal 1° gennaio 2012, l’anticipo dell’età pensionabile di cui alla lettera c) è rapportato alle nuove età pensionabili introdotte dall’articolo 24 del d.l. n. 201 del 2011 convertito dalla legge n. 214 del 2011, adeguate agli incrementi della speranza di vita.

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